lunedì 29 dicembre 2008

Le partite del cuore

Continua la collaborazione di im1923 con l'Eco della Riviera. Questa volta ricordiamo la partita di spareggio promozione tra Olginatese ed Imperia, disputata sulle rive del lago di Como il 26 maggio 1996.
Questo il testo dell'articolo:
26 maggio 1996. In riva al lago di Como, in una afosa giornata, Olginatese ed Imperia giocano la semifinale degli spareggi per accedere al Campionato di serie D.
Nel piccolo stadio lombardo, sono presenti circa 500 spettatori, la maggior parte dei quali di fede nerazzurra, dopo oltre 4 ore di viaggio, a bordo di due pullman e tante autovetture.
E' una festa tutta imperiese: dai pullman, oltre agli striscioni e le bandiere, sono scaricate anche due damigiane di vino che “evaporano in pochi istanti. La festa, quasi una sagra paesana, prosegue all'interno dello stadio dove, nel settore destinato ai tifosi nerazzurri (una collinetta verde!), c'è un’enorme griglia che arrostisce salamelle a getto continuo. Ed al fischio d'inizio, i fumo dei fumogeni dei Samurai Ultras Imperia si confonde con quello proveniente dalla griglia...
Queste le squadre scese in campo, agli ordini del Signor Maionchi di Lucca
OLGINATESE: Dozio; Galbiati, Mangiagalli; Mazzoleni, Caprotti, Picco; Pertica, Candeloro (39' Murgia), Bommarito; Farina, Malinverno.
IMPERIA: Ancona; Massabo' (84' Correale), Calzia; Andrian, Avanzi, De Simeis; Novaro, Minasso, Alfano; Luongo (87' Barone), Celella (69' Guerrieri).
Inizialmente la partita la fanno i padroni di casa, che cingono d'assedio la porta nerazzurra difesa da Stefano Ancona e passano in vantaggio già al 9°, al termine di una irresistibile azione personale.
I nerazzurri si svegliano dal torpore ed attaccano a pieno organico, mettendo in seria difficoltà i bianconeri lombardi. Al 34° giunge il meritato pari, grazie a Giuseppe Celella, pronto a ribadire in rete di testa in tuffo, una punizione calciata da Mario Novaro. L'Imperia, sostenuta a gran voce dal suo pubblico, sfiora il vantaggio sul finire del tempo, prima con Giuseppe Alfano e poi con Giuseppe Celella.
Nella ripresa i nerazzurri tengono in mano le redini del gioco, grazie alla sicurezza data da una difesa nella domina un monumentale Avanzi e hanno due palle gol al 52° con Alfano ed al 57° con Daniele Minasso. A questo punto i lombardi perdono la testa: al 60° Farina, già ammonito, fa un fallo su Novaro, protesta in maniera eccessiva con l'arbitro che lo espelle. Come spesso accade, in inferiorità numerica, l'Olginatese ha l'occasione per riportarsi in vantaggio, prima con Bommarito e con Galbiati. I bianconeri crollano psicologicamente e restano prima in nove per l'espulsione di Malimverno (insieme al mister Dell'Orzo) e poi addirittura in otto, causa l'espulsione di Picco all'83°. La partita diventa incredibile, con l'Imperia che stringe d'assedio la porta lombarda in maniera confusa, cercando di sfruttare l'inusuale superiorità numerica. L'arbitro concede addirittura 8 minuti di recupero ed i nerazzurri trovano il gol della vittoria al 95°: cross di Alessio Barone per Alfano che di testa insacca in tuffo alle spalle di Dozio. E' il delirio, con una festa che rischia di essere rovinata al 98°, quando, su una punizione di Bommarito, Galbiati manca di un soffio l'impatto col pallone.
Al fischio finale, festa grande tra i sostenitori nerazzurri, che prosegue sulla via del ritorno e la settimana successiva, quando i nerazzurri sconfiggono per 3-0 i bianconeri, prenotando la finale contro il Casale.

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