venerdì 3 aprile 2009

Insieme a voi, con voi!


Volevo fare un'ultima considerazione relativa a quanto accaduto mercoledì sera.
Al fischio finale, nonostante la sconfitta, la squadra è stata acclamata dalla sua Curva, dai “Samurai Ultras Imperia”, presenti, come sempre, anche in questa occasione.
Non è da tutti applaudire una squadra che perde: molto meno faticoso farlo dopo una vittoria, salire sul carro dei vincitori, sgomitare per farsi immortalare nelle foto celebrative.
I “Samurai Ultras Imperia” non l'hanno mai fatto... ed io, che i 27 anni di storia del gruppo Ultras imperiese ho avuto il piacere di viverli e raccontarli, lo posso confermare senza ombra di smentita.
Applaudire gli sconfitti “fa tanto” calcio inglese, così di moda quando si parla di “calcio da imitare”: quante volte abbiamo visto le tifoserie britanniche farlo, anche dopo cocenti delusioni.
E la Curva Nord, nell'ultimo periodo, mi pare abbia intrapreso una via albionica... gli ultimi due cori coniati ne sono la conferma: la versione imperiese di “Paella neve talk alone” (“Quando in campo scenderai, non vi lasceremo mai, SOLI, insieme a voi con voi, con voi”) o “We'll be coming” (Stan arrivando i nero blu... e se sentirai cantare sempre più, stan arrivando i nero blù).
Ma al di là delle canzoni della Curva, nell'ultimo anno i “Samurai Ultras Imperia” hanno davvero dato il meglio di sé.
Perché non dimentichiamo quello che è accaduto negli ultimi 12 mesi: i ragazzi della Curva Nord sono gli unici che hanno fatto qualcosa di concreto per la squadra del capoluogo.
Hanno “adottato” i ragazzi che avevano avuto la sventura di essere stati ingaggiati da quei ceffi che si spacciavano per dirigenti, li hanno sostenuti non solo nei 90 minuti delle partite domenicali, ma, soprattutto, nelle restanti ore della settimana, organizzando raccolte di vettovaglie e quant'altro potesse servire a farli andare avanti.
Hanno sempre fatto sentire alta la loro voce a chi non sentiva o faceva finta di non sentire: vedi la “visita” in Comune, in occasione di un Consiglio comunale, oppure la raccolta firme del “Comitato cuore nerazzurro”, oppure i cortei di protesta prima e dopo le partite.
C'erano quando si è trattato di porre fine a quello stillicidio e sono stati coloro che hanno avuto il coraggio di staccare la spina, con la morte nel cuore, al malato irreversibile.
C'erano quest'estate quando si è trattato di ricostruire dalle macerie ed hanno evitato di fare scelte facili o cercare scorciatoie, coerenti con i loro ideali e fedeli ai propri colori.
C'erano in tutti i campetti di periferia, trasformandoli in piccoli “Moccagatta”, l'ultimo stadio vero visto prima della radiazione.
Così come c'erano, col cuore, quelli che non potevano esserci perchè qualcuno gliel'ha impedito... leggi assurde, che criminalizzano i tifosi e lasciano impuniti i colpevoli veri. Un prezzo da pagare, che i "Samurai Ultras Imperia" hanno spesso pagato, anche quando il conto era da addebitare ad altri.
Ed allora, cosa volete che sia per i “Samurai Ultras Imperia” una sconfitta all'80° contro il Concordia calcio, in un campetto imbriccato e sotto un diluvio universale?
Lasciatemelo dire: grandissimi “Samurai Ultras Imperia” quella coppetta è ben poco cosa rispetto a quello che avete (abbiamo) fatto.
Avanti così... non vi lasceremo mai, SOLI, insieme a voi con te, con voi!

7 commenti:

MENTALITà ULTRAS ha detto...

1995-2008 in 13 anni + di 40 diffide.

Anonimo ha detto...

SAMURAI ULTRAS IMPERIA SIETE L'ANIMA DELL'IMPERIA CALCIO!
UN SOLO AGGETTIVO :FANTASTICI!

Marco ha detto...

Ci tengo personalmente a ringraziare i Samurai per il sostegno che da sempre danno alla squadra. Quest'anno è stato doppiamente sentito perchè la sfida era doppia.. si doveva vincere il campionato e si doveva riconquistare un'immagine. Mi sembra che entrambe le cose siano riuscite alla grande grazie alla sinergia tra società e tifoseria.
In questi giorni si parla molto della sconfitta in coppa.. ho letto addirittura che è stato un bene per riportare con i piedi per terra la dirigenza in prospettiva del prossimo campionato.. volevo sottolineare a tutti quelli che leggono questi commenti che sulla carta è tutto facile ma quello che i ragazzi hanno fatto quest'anno è stato eccezzionale. Non c'entra essere in seconda categoria anzi forse è ancora più difficile che nelle serie professionistiche dove si basa tutto sul denaro.. ricordatevi tutti che Cristian quando ha sbagliato il rigore è sprofondato in un baratro... negli spogliatoi chiedeva scusa di una cosa che succede anche ai campioni del mondo e i compagni lo consolavano... gli ultras lo applaudivano ed incitavano tutta la squadra.. forse qualcuno non ha capito che abbiamo vinto un qualcosa che vale molto di più di una coppa...
UN GRAZIE A TUTTI I SAMURAI!!!

portorino ha detto...

Caro Marco ti scrivo,
non capisco questa coda di paglia. Il mio post di ieri nel quale consideravo il male minore aver perso la finale di coppa voleva solo essere da sprone a mantenere alta la guardia. Sai Marco, tante volte ottenere risutati importanti ti porta ad una pericolosa auto incensazione che rischia di farti perdere di vista la realtà. Non dirmi che vincere il campionato di seconda categoria è più difficile che vincere a livello professionistico perchè ti sfido a sostenere che, se quest'anno aveste fallito, uno solo dei vostri tifosi, compresi i SUI, avrebbe giustificato il fallimento. Ora il problema è appunto continuare su questa strada e con questa politica. La prima cosa che interessa a tutti i tifosi neroazzurri è riscoprire finalmente un'Imperia calcio imperiese dove camminando per la strada tu possa incontrare giocatori e dirigenti e scambiare quattro chiacchiere perchè sono ...... quelli della porta accanto. Però è anche vero che un minimo di blasone conquistato in 85 anni di storia non può portare il tifoso a non pensare che, qualsiasi siano i programmi e le idee di un gruppo dirigente, la categoria minima dalla quale si possa partire e dalla quale non si debba MAI scendere, debba essere almeno la Promozione. Per questo l'estate che ci aspetta ritengo sia forse ancora più importante di quella passata perchè dovrà essere quella in cui capiremo veramente cosa potranno riservarci, dal punto di vista calcistico, i prossimi campionati. Fusione, non fusione, nuovi dirigenti nel consiglio, uno sponsor degno di questo nome, prima squadra, chiarezza nel settore giovanile. Tutti nodi che, per forza di cose, devono venire al pettine se si vuol guardare al futuro con un minimo di ottimismo.
Ciao.

FRANKIE ha detto...

DOC...LE TUE SONO PAROLE SANTE!

Marco ha detto...

Caro Portorino, guarda che non ci sono code di paglia... con le mie affermazioni ho voluto solo mettere in primo piano una unità di gruppo che dovrebbe solo far piacere.. Non penso che allenatore, giocatori e dirigenza non abbiano riflettuto sull'accaduto. Se come giustamente dici tu la categoria minima è la promozione, lo spirito che c'è ora è di buon auspicio.. ripeto che sono solo riflessioni personali. Io non sono un tecnico e probabilmente sono l'ultimo che deve parlare... spero solo di poter continuare questa avventura il più possibile e di poter accompagnare la squadra fino a campionati importanti..
Ciao e mi raccomando... FORZA IMPERIA!!!

Anonimo ha detto...

GRANDE DOC DOPO RIKY SEI TU IL N. 1