lunedì 18 giugno 2012

Unione, Pro e contro

La cosa giusta nei modi, nei tempi e con le persone sbagliate: questo, opinione strettamente personale, è il giudizio che dò della ormai imminente fusione, salvo colpi di scena clamorosi, tra Imperia calcio e Pro Imperia... ma che forse si potrebbe definire come annessione senza onore dell'Imperia calcio alla Pro Imperia.
Dopo quattro anni di ripicche, colpi bassi e fiumi di veleno, i Presidenti ed i dirigenti delle due società che operano in città si uniscono per cercare di uscire dal pantano nel quale si sono infognati.
Lo fanno nel momento in cui le due società vivono il momento meno florido delle loro gestioni, con pendenze reciproche da onorare ed in un momento storico generale di crisi.
Lo fanno in fretta e furia, navigando a vista, con poche idee ma confuse.
Lo fanno due persone che hanno una conoscenza calcistica assai limitata: da un lato il Presidente dell'Imperia calcio che di questioni tecniche ha una competenza prossochè nulla ed in questi quattro anni si è affidato totalemente al suo Direttore Generale, Michele Sinagra, coi risultati che sappiamo; dall'altro, il Presidente della Pro Imperia che invece ha affidato tutto al suo allenatore/manager, Giancarlo Riolfo, bravissimo ad espletare il compito, ma trombato alla fine di questa stagione.
Lo fanno dopo che i due rispettivi Vice Presidenti si sono difilati: Roberto Bonavia, dimessosi nel febbario scorso, che ha tentato poi di rilevare la società nel corso di questi mesi; Fabio Ramoino, che pare abbia deciso di abbandonare la sua società, non accettando un ridimensionamento dei programmi futuri.
Ecco un altro punto che mette preoccupazione: le parole d'ordine sono ridimensionamento, basso profilo, poche prospettive per un futuro solido ed ambizioso.
Tantissimi altri i dubbi ed interrogativi: come reagirà il pubblico imperiese, in particolar modo i "Samurai Ultras Imperia"?
Una delle prime cose che bisognerebbe fare è, a mio avviso, trovare una denominazione che non sia "Pro Imperia" e che i colori sociali siano il nero e l'azzurro, sperando ci siano i tempi tecnici per farlo.
E poi, che credibilità hanno Marco Alberti e Antonio Gagliano? L'ideale, a mio modesto avviso, sarebbe trovare una persona super partes, credibile, incontestabile, imperiese e tifosa neroazzurra, cui affidare la massima carica dirigenziale.
Ma i due avranno la forza e l'umiltà di fare un passo indietro e la bravura di individuarla?
E poi, come potranno due dirigenti in gravi difficoltà economiche e debiti pregressi da onorare, affrontare un Torneo lungo e dispendioso come quello di serie D?
Sapranno trovare persone in grado di affiancarle, se non di sostituirle a breve o lungo termine?
Da un punto di vista tecnico, leggendo quelle che sono le premesse, alla guida della squadra andrebbe un assoluto esordiente, Lupo, ed in campo moltissimi ragazzini alle prime esperienze in un Campionato tosto: si prospetta un Torneo come quello dei record (negativi) della stagione 2000/2001?
Una cosa positiva c'è e non è poco: con questa unione si avrebbe un Settore Giovanile notevole per numeri e strutture, come mai in passato.
Potenzialmente 700/800 ragazzi che potrebbero giocare nei campi di Piani e Dolcedo, oltre che al "Nino Ciccione": un serbatoio notevole, senza eguali in Provincia e non solo, la base per creare un futuro solido al calcio imperiese, spesso senza pace.
Voi che ne pensate? Almeno questa volta, in un momento così delicato, dite la vostra, non restate a leggere, ma esponetevi.

15 commenti:

fv ha detto...

era l'unica cosa da fare, non aveva senso tenere due squadre nella nostra città. speriamo che rimangano il nome e i colori nerazzurri (non dovrebbe essere un problema visto che ormai anche la pro li usava.....) e che si riesca a disputare un dignitoso campionato di metà classifica, poi si vedrà....

Anonimo ha detto...

Che ne pensiamo? Sui soggetti penso che non ci sia piu nulla da dire..una barca che affonda nel "porto" e imperia di porti ne sa qualcosa. ogni ulteriore commento e' superfluo.

Val Prino ha detto...

Molto difficile dare un giudizio. Ho la sensazione che debba passare ancora molta acqua sotto i ponti con pochissimo tempo a disposizione. Troppi sono i dubbi che circondano questa operazione per poterle dare un minimo di credito, ma la domanda principale credo sia la più ovvia. Come è possibile che i presidenti (rigorosamente con la p minuscola) di due società in evidente crisi finanziaria possano unirsi e costituire una nuova società senza aver prima ripianato le rispettive situazioni debitorie? Ma soprattutto, come possono pensare di dare un minimo di credibilità ad una società di serie D partendo da una situazione debitoria e annunciando già il "bassissimo profilo"? Iscriversi e cominciare un campionato sapendo già in partenza di avere scarsissime probabilità di restarci non mi pare un buon biglietto da visita. Per questo credo che la massima attenzione, come dici nel tuo post, vada rivolta da subito ad incrementare al massimo la partecipazione e il coinvolgimento di quelle persone che, secondo "gli altri" erano disposti a dare una mano altrimenti, secondo me, le prospettive sono davvero infauste. Solo che il tempo stringe per cui BUGGIAIVE!!!!

Anonimo ha detto...

era l'unico modo ragazz, se nn era fusione scomparivamo..cmq ne sn sicuro sicuro si kiamera IMPERIA.

ANKE SE PER ME LA VERA IMPERIA NN ESISTE PIU'. LA VERA IMPERIA è FALLITA CN RIVAROLI...quindi questo passa la nostra CITTA'

RAS

Anonimo ha detto...

Credo che la debacle di entrambe sia evidente come lo sfruttamento della situazione dove vede cadere la nostra Imperia e salvare così la Pro Imperia dal baratro.

Vecchia Nord ha detto...

si prevedono una lunga stagione di contestazioni,o si fà l'IMPERIA CALCIO o sarà battaglia!!!

Portorino ha detto...

Impensabile che qualcuno, a meno che non si parli di mega imprenditori e da noi purtroppo non ne vedo, possa essere interessato all'ingresso in una società dove la prima cosa da fare è ripianare debiti. Credo che obiettivamente nessuno di noi la farebbe, a meno appunto di non averne tanti da potersi permettere di buttarne via. Ma con i chiari di luna che stiamo vivendo la vedo grigia........

Anonimo ha detto...

credo che sara' l'ennesimo fallimento!due societa fallite che si uniscono ? la risposta e semplice un altra radiazione ,in pochissimo tempo!riguardo il settore giovanile credo che non sara' cosi auspicio come ai scritto nel post,se la quota di iscrizzione e quella che circola gia per imperia credo che ci sara un settore giovanile molto ridotto
rapporto prezzo/qualita'.
come si puo pretendere di avere un buon settore giovanile dove il presidente fa :l'allenatore,direttore sportivo,resp.settore giovanile,e direttore tecnico ,ma non capisce un belino di calcio.
se non si cambia la dirigenza a posto di essere zuppa ,sara pan bagnato!!!!
speriamo in bene per questa citta',
e per il settore giovanile..........

Anonimo ha detto...

L’entusiasmo per l’argomento è direttamente proporzionale agli interventi sul tuo blog, gestito con una passione difficilmente riscontrabile negli attori protagonisti del teatrino calcistico. Pensare, poi, a questa incorporazione svincolandosi dalle cifre è come chiedere se due debiti da 10 si azzerino o creino un debito da 20. Un settore giovanile dai grandi numeri potrebbe rappresentare la partenza per un nobile traguardo, ma mettere insieme diverse centinaia di tesserati può fornire o grandi motivazioni per sfornare dei giovani calciatori o un’occasione preziosa per chiedere ai loro genitori di pagare il conto. Quale intento prevarrà si capirà, inevitabilmente, all’avvio della stagione calcistica e lì qualcuno potrebbe aver fatto di conto con i numeri sbagliati. Il pensiero dei tifosi non vale nulla né che si chiamino Samurai né che siedano in tribuna e questo, ahimè, abbiamo avuto modo di constatarlo sulla nostra pelle in tutti questi anni. Andare allo stadio per divertimento è quello che chiede chi paga il biglietto ed incita la propria squadra. Spero che gli equilibristi sul nulla se ne siano resi conto: noi non ci divertiamo più.

Anonimo ha detto...

ultime nuove.... non ci vogliono.... vogliono solo i bambini e solo quelli bravi!!!!! vedremo.... questi 5 anni non gli sono serviti x capire.....

im67 ha detto...

vogliono solo i soldi delle famiglie....

gighe ha detto...

Il calcio ad Imperia è finito!Morto e sepolto.Giusto di ricordi possiamo vivere.

Anonimo ha detto...

i giornali non ne parlano,ma l'accordo tra il lattaio e barista non c'è stato,troppo ingarbugliata la situazione economica,le richieste di saldo debiti del green man non sono state esaudite,ora non resta che affrontare un campionato d'eccellenza alla bene meglio sperando che la cordata b.b.i. si rifaccia avanti e il barman accetti,altre soluzioni non ci sono!!!

Jacopo Schiavon ha detto...

Ragazzi sostenete l'allenatore! Alessandro Lupo è un allenatore veramente molto preparato e che a mio avviso è arrivato in prima squadra molto più tardi di quanto avrebbe meritato! Speriamo che gli costruiscano la squadra che merita, nei limiti e nelle possibilità economiche della società, per evitare che i giocatori restino a tasche vuote da dicembre in poi come capitato negli ultimi due anni! L'unico aspetto positivo sul quale non ho alcun dubbio è la scelta dell'allenatore!
FORZA IMPERIA!

Anonimo ha detto...

Bello! Volevo solo rispondere. Ho amato a fondo il tuo post. Continuate così grande im1923.blogspot.ru.