giovedì 1 maggio 2014

Ciao miti


Nei giorni scorsi ci hanno lasciati due miti, Angelo Bernabucci e Vujadin Boskov. Li voglio ricordare citando alcune delle loro frasi celeberrime (che si gustano maggiormente se sono pronunciate con il loro inimitabile modo di parlare):
Comincio col l'allenatore di Novi Sad:
“È rigore quando arbitro fischia.”
“Chi non tira in porta non segna.”
“Nel calcio c’è una legge contro gli allenatori: giocatori vincono, allenatori perdono”
“Se vuoi fare una brutta figura, parla con gli arbitri, scoprirai le tue debolezze di carattere”
“La zona? Un brocco resta brocco anche se gioca a zona. Dov’è lo spettacolo?”
Ma, soprattutto, questa:
“Se uomo ama donna più di birra ghiacciata davanti a televisione con finale Champions, forse vero amore, ma no vero uomo.”
Angelo Bernabucci, romano de Roma, memorabile nell'interpretazione di Romolo in "Fratelli d'Italia" e del mitico Walter Finocchiaro in "Compagni di scuola".
Ecco alcune delle battute con cui massacra il povero Fabbris:
“Ahò, m’arendo, e chi dovresti da esse te? Fabbris, ma che me stai a pià per culo ahò?… Te c’hai avuto un crollo, doo ottavo grado dea scala Mercalli però. Anvedi, pure la fotografia… guardate com’eri, guardate come sei… Me pari tu zio! È tremendo, è da denuncia, uno ‘n se pò presenta ridotto così, devi mannà ‘n certificato, ma duu ufficio d’iggiene pperò!... No, de profilo, noo posso vedè, portatelo, portatelo viaa!”
Perchè, come diceva lui, “Io sono fatto così, a battuta me piace, ‘n ce posso fa gnente”
Ci mancherete!


1 commento:

Anonimo ha detto...

Questa: "se uomo ama donna più di birra gelata davanti a tv con finale champions' forse vero amore, ma non vero uomo"... è la parodia di un fan!