martedì 26 maggio 2015

Quattro chiacchiere con Gian Luca Bocchi (2° parte)

Proseguiamo la chicchierata con il mister neroazzurro Gian Luca Bocchi, cominciata ieri.
IM1923: La formazione Juniores allenata da Alfredo Bencardino ha entusiasmato tutti, richiamando al "Ciccione" in occasione della gara contro l'AlzanoCene un pubblico numeroso, come mai era accaduto in passato: quella squadra era tutta composta da giocatori che hai fatto giocare in Prima squadra. Una bella soddisfazione anche per te, una risposta ai soliti anonimi che rimprovano te ed il settore tecnico in generale di fare dei favoritismi o di aver tagliato altri giocatori.
G.L.B.: Il successo avuto dalla nostra Juniores è stato un fattore molto positivo per l'intero ambiente. Un gruppo di ragazzi straordinario che da diverse stagioni sta dando ottimi risultati per la società. Credo che questo entusiasmo vada sfruttato nella maniera giusta, dando maggiore impulso a tutte le altre leve del settore giovanile che comunque sta dando segnali incoraggianti sia dal punto di vista numerico che da quello della qualità. Alfredo Bencardino, una volta di più, si è dimostrato una persona splendida per come ha guidato questi ragazzi, dando loro un esempio e più di un insegnamento che saranno sicuramente utili ai ragazzi per diventare uomini, prima ancora di giocatori. Per me è stato un vero piacere lavorare al suo fianco e il fatto che ci sia ancora lui a ricoprire un ruolo fondamentale in questa società, non solo di allenatore della Juniores, mi infonde molta fiducia.
E' normale, quindi, che arrivati ad una certa soglia ci siano anche delle scelte da fare, ma è fondamentale che chi si sente vittima di scelte sbagliate reagisca e mostri tutto il proprio valore sul campo, che magari non sarà più il "Ciccione". 
Nella prossima stagione, a riguardo, con tutta probabilità ci sarà il rientro di un paio di giocatori che erano in prestito in categorie inferiori dove hanno dimostrato di poter avere una chances  nell'Imperia. Questo sarà un segnale tangibile su come la società abbia deciso di investire nel settore giovanile, senza dimenticare nessuno e concedendo lo spazio e il tempo necessario a molti ragazzi per mostrare il proprio valore.

IM1923: Un tuo ex compagno di squadra è, da qualche settimana, presente in tutte le trasmissioni calcistiche: parlo di Cristiano Giuntoli, ex difensore neroazzurro e Direttore Sportivo della squadra dei miracoli, il Carpi, neo promosso in Serie A: hai avuto modo di sentirlo? Gli riconoscevi simili capacità?
G.L.B.: Quello che Giuntoli ha fatto negli ultimi 4/5 anni è qualcosa di incredibile. Innanzitutto, oltre a fargli i complimenti, credo sia giusto rimarcare come sia stato importante il suo lavoro nella scelta dei suoi collaboratori. Il suo successo credo che nasca da questa sua grandissima capacità nel saper scegliere i collaboratori e i giocatori giusti. Ovviamente si parla di livelli completamente diversi dai nostri, ma sempre di calcio si parla. La scelta di giocatori dalle basse pretese economiche ma dalla grandissima voglia di emergere, questo credo sia stato il fattore vincente. In questi giorni non l'ho sentito, ma credo non ce ne sia bisogno per manifestargli i miei complimenti. Da compagno di squadra gli è sempre stata riconosciuta una certa "scaltrezza" e questa sua dote credo  l'abbia ulteriormente accresciuta con il passare degli anni e delle esperienze.
L'esempio del Carpi è fondamentale per tutte quelle società che hanno voglia di emergere pur non disponendo di grandissime risorse economiche. Organizzazione, unità di intenti, entusiasmo e spirito di sacrificio in molti casi permettono di compiere dei veri miracoli sportivi.

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