sabato 9 febbraio 2013

Gaggero-pensiero (parte prima)

Per cominciare mi presento, dicendo che sono nato a vivo ad Alassio, e che credo di poter esprimere un punto di vista abbastanza imparziale o, perlomeno, non influenzato da anni di piccole o grandi "baruffe" che hanno contraddistinto la storia calcistica di Imperia e sulle quali mi sono informato "sfogliando" le pagine on line su questo blog ed anche ascoltando i racconti di sportivi imperiesi, più o meno "maturi"...
Ciò che faccio più fatica a comprendere è quella che mi pare una tendenza all'autodistruzione, atteggiamento peraltro tipicamente ligure, che vedo in città, calcisticamente parlando, ovviamente. Dobbiamo infatti ammettere che, sebbene tra molte difficoltà ed alcune figuracce, la nostra Asd Imperia rappresenta l'unica presenza del Ponente ligure nella massima serie dilettantistica, la serie D. Sappiamo tutti, inoltre, che, in un periodo economicamente difficile come questo, diventa oltremodo impegnativo condurre una realtà nella quale agli atleti ed ai tecnici viene richiesto un impegno direi semi-professionistico, con conseguente corrisponsione di adeguati rimborsi. E veniamo al dunque, ovvero alla constatazione del fatto che i dirigenti che hanno gestito le due società che esistevano sino alla scorsa stagione hanno fatto "il passo più lungo della gamba", ottenendo sì risultati sul campo, cioè promozioni in serie, tuttavia minando la "salute" finanziaria delle realtà sportive. Ed ecco il motivo per cui nella scorsa estate 2012, dopo la tanto invocata "unione delle forze" (preferisco chiamarla così, piuttosto che "fusione"), al Direttore Sportivo Nicola Colavito è stato messo a disposizione un "budget" di spesa quasi dimezzato rispetto a quello dell'anno precedente. E' stato un pò come allestire un pranzo di nozze comprando tutto al "discount"...
Ho trovato ingiuste e gratuite le critiche che sono piovute addosso a Nicola (peraltro diventato mio buon amico), soprattutto perchè provenivano da persone che non potevano essere al corrente della realtà dei "conti"... Se poi aggiungiamo alcune valutazioni non proprio azzeccate su alcuni dei giocatori scelti, comunque giustificabili dal fatto di dover lavorare con grosse limitazioni, ecco i primi ingredienti di questa "frittata", ovvero i conti "in rosso" e una rosa di calciatori povera di atleti esperti e di qualità superiore alla media...
Stefano Gaggero
-SEGUE-

7 commenti:

Portorino ha detto...

Mi scusi sig. Gaggero, ma lei non considera un errore l'aver voluto mantenere a tutti i costi questa categoria sapendo benissimo che il budget a disposizione era quello che era? Personalmente considero un'aggravante e non un'attenuante il fatto che al sig. Colavito sia stato chiesto di fare "le nozze con i fichi secchi". Lei non la vuole chiamare fusione, ma siccome le condizioni economiche non c'erano e siccome avevamo già una società e soprattutto una squadra belle e pronte in Eccellenza, ci spiega per quale motivo non si è rinunciato a proseguire l'avventura di una società di D, peraltro affatto integrata nel tessuto sportivo cittadino, e non si è deciso di puntare le (poche) risorse disponibili in un torneo certamente meno oneroso come quello di eccellenza? La Pro sarebbe comunque sparita e i suoi dirigenti avrebbero comunque rilevato o integrato o usi il verbo che vuole lei quelli dell'ASD Imperia, in palese difficoltà, e magari a questo punto ci saremmo potuti ritrovare in un tranquillo centro classifica in Eccellenza in attesa di rimettere le cose e soprattutto i conti a posto per poter puntare in un paio di stagioni alla serie D, magari senza aiuti esterni assai poco chiari come quelli a cui ora siamo stati costretti a ricorrere. Questa è la mia idea, non mi dispiacerebbe sapere cosa ne pensa.
Saluti.
Portorino

Anonimo ha detto...

Fin'ora tutto condivisibile, a parte la difesa d'ufficio di Colavito. A Imperia tutti sapevano cosa poteva dare al calcio e all'Imperia, tranne Alberti ovviamente...

Anonimo ha detto...

Ma lei Sig. Gaggero è sicuro d'essere ben informato?
Secondo noi le mancano molti tasselli per comporre il tutto e fare un attenta analisi.
Domanda ma lei fa l'Avvocato in questa parte o cosa?
Ma vi è ancora alcuno che abbia il coraggio e la forza di difendere chi e che cosa?
Avanti il prossimo
Gianni

Carmelo ha detto...

Caro anonimo delle 19:50 se domenica eri allo stadio a tifare Imperia, ti sarai accorto che la la squadra entrata in campo per 9 undicesimi(Fiani era squalificato) era quella di inizio anno costruita anche da Colavito....... Grazie Nicola per i calciatori che hai portato........... Anonimo taci.......

Anonimo ha detto...

Carmelo sei persona molto attenta. La squadra iniziale allestita da Colavito mancava di una punta di ruolo di peso e valore. E quando si parla di valori per una punta si dovrebbe sapere di cosa si parla. Quella squadra, con tanto dei due under Gagliardi e Pizzolato, con l'aggiunta delle due attuali punte in rosa avrebbe fatto ciò che la squadra sta facendo. Pertanto Colavito, che ogni tanto viene attaccato a prescindere, aveva lavorato come meglio poteva con i mezzi a disposizione. Non parliamo del lavoro svolto negli anni nelle giovanili. Basterebbe chiedere ad allenatori e genitori ex pro Imperia, tanti si sentono orfani del duro ed intransigente Nicola ... Enzo.

Anonimo ha detto...

Altra cosa anonimo fenomeno delle 19,50. Perché le alternative per fare calcio ad alto livello non le detti tu ? Vediamo quali guru e curriculum tiri fuori dal cilindro. Magari chissà ... Altrimenti, se non hai idee, esprimiti nei bar o alle Poste che fai meno brutte figure ... Oppure, come ti ha già consigliato l'amico Carmelo, taci ! Pasquale.

Anonimo ha detto...

ma allora, visto che Colavito aveva allestito questo "Squadrone" (che, ricordiamolo, è penultimo in classifica) chi ha deciso di smantellarlo per poi riassemblarlo?
i nostri genialoidi dirigenti. e chi altrimenti?